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co-produzione 2006

Arianna guance di panna

di Cinzia Villari.

con Alessandra Fallucchi e Marco Turriziani al contrabbasso.

Regia di Cinzia Villari

Disegno luci di Paolo Macioci

Scene di Alessandra Giuri

Arianna sorella del minotauro, con la minigonna e una sigaretta tra le labbra, si aggira inquieta nei corridoi della sua villa labirintica. Qui è la provincia, qui la ricchezza è un fatto.

Arianna è figlia di un padre-padrone Minosse, un uomo potente, che non sorride mai ma ride di tutto, un uomo a cui ogni violenza è consentita perché inserita in una discorso di classe. Sua madre, invece, Pasifae, è una donna fragilissima, plagiata.

Da una violenza subita dal marito, è nato un essere mostruoso, metà uomo metà animale: il Minotauro, un diverso per eccellenza, uno di quelli che la società rifiuta. 

Intelligenza inquieta, anima desiderante, la figlia di Minosse e Pasifae ama raccontare le suo storie, scomode e sconvenienti che nessuno però vuole ascoltare. Non per questo lei smette di lottare. In lei si agita il seme la rivolta, l’insorgenza della vita contro tabù e clichès. Arianna è panna e pietra, donna è uomo, bene e male, fanciulla e meretrice. 

Legata a doppio vincolo al fratello, al mostro, al Minotauro “il Mino” come lo chiama lei, condivide con lui la condizione dell’emarginazione. Come lui, cerca amore, e se lo immagina con il volto di Teseo. 

Ma esseri così non finiscono mai bene, tale è l’eccedenza di vita che hanno in corpo.

Il suo sforzo per mantenere un equilibrio interiore si tramuta in un demone  irriverente che la porterà fino al gesto estremo. 


Partitura per voce corpo e strumento solista: il contrabbasso.

Scenari e iconografie di epoche lontane sono il punto di partenza. Il mito si fa ancora una volta racconto. Ma l'arcaico ed il moderno si alternano. Lo sfondo è dunque il presente.


"Arianna guance di panna" è il primo capitolo di una trilogia ispirata al mito e raccontata in chiave contemporanea dal titolo “Una mitica quotidianità” pubblicata dalla casa editrice Onyx/Reti di Dedalus.


Il monologo "Arianna guance di panna" è stato rappresentato per la prima volta alla rassegna del Fontanone Estate del Gianicolo e in una rassegna sulla drammaturgia contemporanea allo spazio "Stanze Segrete" di Ennio Coltorti, poi al Teatro Due di Roma all’interno della Rassegna " Mithoi" diretta e organizzata da Maddalena Fallucchi con il contributo del Comune di Roma e dell’Imaie e sempre al Teatro Due all'interno della rassegna "Sguardi svelati". 

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