produzione 2019
Filo d'erba
di e con Cinzia Villari e Lorenzo Profita
Sonorizzazione di Cristiano D'Aliesio
Erba non è più un luogo come un altro e il cortile di via Diaz è un luogo congelato nel tempo.
La vita di provincia ha mutato luce e temperatura. Il cambiamento è stato veloce. Non è più protetta e protettiva, lontana dall’alienazione e dalla violenza della città. Ma si continua a crederlo. Non ci si rassegna al cambiamento. La confidenza, le relazioni, la solidarietà, la sicurezza sono finite. Qui la ricchezza è in un reticolo di strade, di agglomerati, di zone residenziali, saldate l’una all’altra. Ma non si è più vicini davvero. Ora si è anonimi, indistinti, tagliati dal traffico e da sacche di vuoto che un giorno all’improvviso, si riempiono di un nuovo cantiere per allontanarsi e allontanare ancora. Ed è qui che la simbiosi amorosa a volte può diventare salvagente di tutti i mali. Gli stessi interessi, le stesse opinioni, gli stessi valori, le stesse ossessioni diventano garanzia di un’auto-protezione “Il mondo qui fuori non ci protegge ma se noi stiamo insieme la violenza non entra” . Ma quando il mondo di fuori mette a rischio il protetto mondo di dentro l’equilibrio s’incrina e la coppia può giungere a commettere azioni “inimmaginabili”. Nell’ordinaria normalità esplode una storia di straordinaria anormalità.
“Noi sempre insieme
Le vetrine dei negozi
a Bellagio a Como, Lecco
lunghe passeggiate serali al lago
alle sagre, al cinema
guardare un film già visto e rivisto
ascoltare la musica
La canzone legata al nostro amore?
Quella dei dik dik io vagabondo…
…come possono essere stati due di noi?”